Al Azaritah WA Ash Shatebi, Qism Bab Sharqi, Governatorato di Alessandria 21526 – Egitto
Se vi chiedessero di parlare della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, quale sarebbe la vostra risposta?
Probabilmente: “Era la più grande e ricca biblioteca del mondo antico.”
Potremmo aggiungere che venne costruita e distrutta più volte dal 48 a.C. al 642 d.C., fino a che non ne rimase più nulla, solo il sito dove era edificata e un ricordo di meraviglia e perdita in tutti coloro che l’avevano vista. Sensazioni tramandate nei secoli anche a chi quell’antica biblioteca non potrà più vederla, ma solo leggerne nei libri.
Alessandria d’Egitto, 1995
A inizio anni settanta, l’intenzione di costruire una grande biblioteca che prendesse il posto della Biblioteca Reale era solo un’idea astratta che il governo Egiziano sperava di realizzare. Nei vent’anni successivi, lavorando incessantemente e grazie anche all’aiuto economico di altri paesi arabi, l’Egitto ha trovato i fondi per la realizzazione di, quel sogno.
Nel 1995 sono iniziati i lavori per dare vita alla Bibliotheca Alexandrina.
La sua edificazione fu voluta sia dal governo egiziano che dall’UNESCO, entrambi desideravano una struttura che avesse un duplice ruolo: far rivivere quel sapore culturale caratteristico della città, rendendo omaggio alla Biblioteca Reale e alla sua storia, ma soprattutto creare un centro di eccellenza per le scienze e la ricerca nell’area del Mediterraneo.
Vincitore dell’appalto lo studio internazionale Snøhetta il cui progetto era nettamente in contrasto con quella che era l’antica biblioteca di Alessandria. Vetro, acciaio e granito ne fanno da padroni, mentre un edificio imponente di 11 piani ha portato l’Egitto verso il futuro.
Una costruzione tra terra e mare, accanto al porto di Alessandria, a un sito storico e a un centro di conoscenza qual è l’università, come a voler collegare passato e futuro, rendendo la Bibliotheca Alexandrina il perno fondamentale dei luoghi di cultura della città.
La facciata è formata dal granito grigio di Assuan sul quale sono stati incisi dei grafemi in 120 lingue a opera degli artisti: Jorunn Sannes e Kristian Blystad.
La biblioteca è a forma di disco discendente, che sembra protrarsi verso il mare, ed è circondata da una piscina riflettente, mentre l’effetto dei grafemi sulle pareti dà l’impressione di un grande murales dove parole in lingue differenti sembrano scorrere davanti agli occhi del visitatore.
La Bibliotheca Alexandrina è il cuore della cultura di Alessandria d’Egitto, al suo interno contiene collezioni arrivate da diversi paesi: un esempio sono una serie di documenti donati dalla Spagna riguardanti la dominazione Araba nella Penisola Iberica.
L’intera biblioteca può contenere fino a otto milioni di libri.
Ma quello che la rende particolare nel suo genere sono i tre musei, le quattro gallerie d’arte, e un laboratorio per il restauro di manoscritti, nonché un planetario.
Il Planetario della Bibliotheca Alexandrina
Il Planetario è la struttura più interessante per via del lavoro che svolge con la comunità, cercando di incuriosire e coltivare l’immaginazione e la creatività attraverso tre iniziative specifiche, ognuna delle quali si avvicina alla scienza da un punto di vista differente.
Il Planetario: è una struttura dotata di una tecnologia di proiezione all’avanguardia. Il suo scopo è quello di diffondere una cultura scientifica, offrendo al pubblico affascinanti spettacoli sia virtuali che in presenza di diversi ricercatori.
Il Museo di Storia della Scienza: è una mostra permanente che evidenzia l’aspetto storico della scienza nel paese durante tre periodi storici principali (l’antico Egitto, l’Alessandria ellenistica e il mondo arabo-musulmano).
L’ALEXploratorium: si rivolge principalmente ai bambini e ai giovani ed ha lo scopo di incuriosirli attraverso mostre interattive, workshop e altri programmi di studio.
Come ogni biblioteca ha uno spazio dedicato ai non vedenti, e zone con laboratori per bambini e per ragazzi.
Il maggiore punto di attrazione, che lascia senza fiato il visitatore, è la sala di lettura che si estende per oltre 20 mila metri quadrati terrazzati su sette livelli e che può contenere fino a 2.000 lettori. Una sorta di anfiteatro moderno illuminato con dei lucernai verticali rivolti verso nord, che impediscono ai libri di essere esposti alla luce diretta del sole.
Per quanto il lavoro sia stato voluto dal governo stesso non sono mancate le critiche per la realizzazione della biblioteca.
Critiche e centro di conoscenza
In molti hanno contestato il luogo dove è stata edificata, molto vicino a dove un tempo sorgeva la Biblioteca Reale, pensavano che nessun’altra costruzione avrebbe potuto essere altrettanto magnifica come quella di cui si parla nei libri.
Le contestazioni più dure però venivano da parte di chi si chiedeva se l’Egitto fosse in grado di garantire la manutenzione e la dotazione libraria di cui una biblioteca di tali proporzioni aveva bisogno. Ma la paura più grande era il capire se sarebbero riusciti a conservare una serie di libri e documenti, senza che questi corressero il rischio di essere censurati.
Pensavano che il progetto fosse sin troppo costoso quando quei soldi avrebbero potuto essere usati per altro: come un’opera di alfabetizzazione all’interno del paese, dove l’analfabetismo è ancora troppo alto.
Queste critiche hanno spronato il governo egiziano, tanto che negli anni la biblioteca è divenuta un luogo di aggregazione per oltre un milione di persone all’anno: visitatori e turisti interessati alla struttura e alla sua architettura, studenti, ma anche personalità scientifiche di tutto il mondo che partecipano a conferenze e festival.
La Bibliotheca Alexandrina, proprio come l’antica Biblioteca Reale di Alessandria d’Egitto, è diventata un punto di riferimento nell’area Mediterranea. Un centro di conoscenza, ma anche un luogo da dove partono iniziative scientifiche e culturali.
Per concludere, la Bibliotheca Alexandrina, oltre a essere stata costruita come memoria storica di un’altra grande biblioteca, ha lo scopo ultimo e importantissimo di spingere la comunità di Alessandria d’Egitto, soprattutto i più giovani, ad avvicinarsi alla cultura in generale e alla scienza in particolare, attraverso le sue strutture e tutta una serie di percorsi dedicati alla comunità.
Un lavoro certosino e importante che la porta a essere una delle strutture più importanti dell’intera Africa.
La Bibliotheca Alexandrina è una struttura moderna, sia per il design, sia per i materiali usati per la sua costruzione. Cosa ne pensate? Ma soprattutto se ci siete stati, raccontateci le emozioni che si provano nel poterla visitare!
Erika Tamburini, del blog Piume di Carta