Giuliano Golfieri fa un altro viaggio nel passato, questa volta emozionando i lettori con il suo “Come fosse l’ultima”

La nuova pubblicazione di Giuliano Golfieri è una breve ma intensa opera noir con personaggi di fantasia collegata ai terribili fatti realmente accaduti l’11 settembre 2001. Quella che inizia come una storia leggera, ironica e a tratti divertente termina lasciando il lettore con un carico di emozioni che non si aspettava di provare.

Titolo: Come fosse l’ultima

Autore: Giuliano Golfieri

Editore: autopubblicato

Pagine: 39

Prezzo: 5,99 € (cartaceo), 0,99 € (ebook)

Link per l’acquistohttps://www.amazon.it/Come-Fosse-lUltima-Giuliano-Golfieri-ebook/dp/B07CLPNV36

Dalla quarta di copertina:

Durante l’infanzia Jacopo ha rischiato di morire svariate volte, in incidenti di diverso tipo. A causa di questi traumatici eventi ha maturato una particolare fissazione: compie ogni gesto come se fosse l’ultimo della sua esistenza. Cinico ma estremamente sensibile, ci racconta il suo bizzarro punto di vista sulla vita attraverso alcuni tragicomici aneddoti.
All’inizio del mese di settembre 2001, al rientro dalle ferie, gli viene assegnato un incarico nella sede di New York della finanziaria per cui lavora, ai piani alti della torre sud del World Trade Center. Insieme a un suo collega, che rappresenta per lui anche l’unico amico sincero, si troverà coinvolto in prima persona nei drammatici eventi dell’11 settembre. Come affronterà una situazione tanto estrema con il suo particolare carattere?

Dal romanzo:

Il mio sguardo viene attirato da un puntino nel cielo che sembra avvicinarsi. All’inizio penso si tratti di un uccello vicino, ma appena riesco a collegare bene il nervo ottico al cervello realizzo di star guardando un grosso aeroplano lontano volare ad alta velocità e a bassa quota. La cosa non mi preoccupa più di tanto, ieri mi è capitato di vedere un paio di aerei di linea piuttosto bassi in zona. Ma questo sembra rasoterra. Seguendo la sua ombra proiettata sui tetti dei palazzi, cerco di calcolarne la velocità effettiva: senza dubbio è superiore ai cinquecento chilometri l’ora.

Merighi è seduto accanto a me, prende appunti e osserva grafici assorto nel suo laptop. Non faccio in tempo a dargli una gomitata nel costato e indicare la finestra che il velivolo è a un centinaio di metri dalla torre nord. In un battito di ciglia scompare dietro la struttura e un istante dopo un rombo sordo accompagnato da un’ondata di intenso calore lascia il posto a un suono dal volume indescrivibile. L’intero edificio in cui ci troviamo sembra flettersi di alcuni centimetri per lo spostamento d’aria. Mi alzo e d’istinto corro alla finestra, facendo l’ultima cosa che il mio buon senso mi avrebbe solitamente detto di fare. Vedo dei vetri esplodere sul lato sud dell’altra torre e alcuni frammenti volare giù con una parabola, mi sembra di riconoscere un carrello dell’aeroplano venir sputato fuori insieme a un paio di scrivanie e molti detriti. Una palla di fuoco esce per un istante dalla ferita nell’acciaio. Si sentono altre due enormi esplosioni, poi cala il silenzio.

L’autore:

Giuliano Golfieri è un imprenditore quarantenne e vive a Milano, città dove è nato e cresciuto e che ha scelto come casa, dopo esperienze lavorative a Londra e a Roma.

Nella sua vita si sono affiancate diverse professioni e passioni articolate: giornalista, musicista, programmatore, pilota…

Da sempre appassionato di tecnologia, non perde occasione per viaggiare ed è un grande amante della natura e del mondo animale. Il fascino per l’esoterismo, la storia e l’occulto lo ha spinto alla ricerca di spunti e avvenimenti i quali, uniti a idee maturate negli anni, sono sfociati nella realizzazione del romanzo d’esordio “Alter Ego: Memorie di un viaggiatore ultracorporeo”, pubblicato nel luglio 2017.

“Come fosse l’ultima”, seconda pubblicazione dell’autore, è invece una breve ma intensa opera noir con personaggi di fantasia collegata ai terribili fatti realmente accaduti l’11 settembre 2001.

Alcune parole dell’autore a proposito dell’opera: «Vi siete mai chiesti cosa possa aver provato chi era lì quel giorno? Io ho cercato di rispondere a questa domanda tante volte, e nonostante gli studi, i film e i documentari visti non sono mai riuscito a provare un senso completo di empatia. Così ho deciso di scrivere una storia e viverlo in prima persona attraverso un bizzarro personaggio, che tra l’altro per certi versi mi assomiglia molto.»

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